sabato, gennaio 09, 2010


"Il mio futuro" di Edith Irene Södergran


Il capriccio di un attimo

mi ha rubato il futuro,

messo insieme a casaccio.

Voglio rifabbricarmelo piu' bello,

come l'ho sempre pensato.

Ricostruirlo su terreno solido

(le mie intenzioni).

Risollevarlo su colonne altissime

(i miei ideali).

Riaprirvi il passaggio segreto

dell'anima mia.

Rialzargli la torre scoscesa

della mia solitudine.

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" Alla sera" di Ugo Foscolo


Forse perché della fatal quïete

Tu sei l'imago a me sì cara vieni

O sera! E quando ti corteggian liete

Le nubi estive e i zeffiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquïete

Tenebre e lunghe all'universo meni

Sempre scendi invocata, e le secrete

Vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme
Delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.

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venerdì, gennaio 08, 2010


"Non sono nulla" di Fernando Pessoa


Non sono nulla, non posso nulla,

non perseguo nulla.

Illuso, porto il mio essere con me.

Non so di comprendere,

né so se devo essere,

niente essendo, ciò che sarò.

A parte ciò, che è niente,

un vacuo vento del sud,

sotto il vasto azzurro cielo mi desta,

rabbrividendo nel verde.

Aver ragione, vincere, possedere l'amore

marcisce sul morto tronco dell'illusione.

Sognare è niente e non sapere è vano.

Dormi nell'ombra, incerto cuore.


***

Di sicuro c'è che io esisto, questo non posso negarlo, perché devo esistere per poterlo negare.

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domenica, dicembre 27, 2009



Ho conosciuto il silenzio


delle stelle e del mare,


il silenzio dei boschi prima che


sorga il vento di primavera.


Il silenzio di un grande amore,


il silenzio di una profonda pace dell'anima


Il silenzio tra padre e figlio


e il silenzio dei vecchi carichi di saggezza.




Edgar Lee Masters


Dall' "Antologia di Spoon River"


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Se avessi il drappo ricamato del cielo,

intessuto dell'oro e dell'argento e della luce,

i drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte

dai mezzi colori dell'alba e del tramonto,

stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:

invece, essendo povero, ho soltanto i sogni;

e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;

cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.



William Butler Yeats, da "Il vento tra le canne", 1899

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venerdì, dicembre 18, 2009

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et exrucior.
Carme 85
(Catullo)
Odio e amo. Forse mi chiederai come sia possibile;
non so, ma è proprio così, e mi tormento.
(Salvatore Quasimodo)

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sabato, marzo 14, 2009


Dòmine
dovuta
delizia
disincantata
da
dubbi
dogmatici
dottamente
dacci
Sefi

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Ti amo
come se mangiassi il pane spruzzandolo di sale
come se alzandomi la notte bruciante di febbre
bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto
ti amo
come guardo il pesante sacco della posta
non so che cosa contenga e da chi
pieno di gioia pieno di sospetto agitato
ti amo
come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo
ti amo
come qualche cosa che si muove in me
quando il crepuscolo scende su Istanbul
poco a poco
ti amo come se dicessi Dio sia lodato son vivo.
(Nazim Hikmet)


ADDIO
L'uomo dice alla donna: ti amo,
come se stringessi tra le palme il mio cuore,
simile a scheggia di vetro che m'insanguina le dita,
quando lo spezzo follemente.
La donna dice all'uomo:
ho guardato nei tuoi occhi,
nel mio cuore,
con amore curvandomi sulle tue labbra.
L'uomo ha taciuto.
Un libro caduto sul pavimento.
Una finestra si è chiusa.
Come un mormorio nelle tenebre.
(Nazim Hikmet)

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martedì, marzo 10, 2009

Salvator Dalì
Rosa meditativa

Signora dei silenzi
Quieta e affranta
Consunta e più integra
Rosa della memoria
Rosa della dimenticanza
Esausta e feconda
Tormentata che doni riposo
La Rosa unica
Ora è il giardino
Dove ogni amore finisce
Terminato il tormento
Dell'amore insoddisfatto
Più grande tormento
Dell'amore soddisfatto
Fine dell'ínfinito
Viaggio verso il nulla
Conclusione di tutto ciò
Che non può essere concluso
Linguaggio senza parola
E parola di nessun linguaggio
Grazia alla Madre
Per il Giardino
Dove tutto l'amore finisce.

T.S.Eliot

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domenica, marzo 08, 2009



DONNA




Donna, non sei soltanto l' opera di Dio,


ma anche degli uomini, che sempre


ti fanno bella con i loro cuori.



I poeti ti tessono una rete


con fili di dorate fantasie;


i pittori danno alla tua forma


sempre nuova immoralità.
Il mare dona le sue perle,


le miniere il loro oro,


i giardini d' estate i loro fiori


per adornarti, per coprirti,


per renderti sempre più preziosa.



Il desiderio del cuore degli uomini


ha steso la sua gloria


sulla tua giovinezza.


Per metà sei donna, e per metà sei sogno.


Rabindranath Tagore

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sabato, marzo 07, 2009

Salvador Dali: Paesaggio con farfalle, 1956
I fly like a butterfly
sailing against the wind
in the sky
kissing the sun
over the rainbow...

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martedì, maggio 01, 2007


Il Mare......................
La ricchezza del mio cuore è infinita come il mare
così profondo il mio amore:
più te ne dò, più ne ho
perchè entrambi sono infiniti.


William Shakespeare


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lunedì, agosto 28, 2006

Akragas.
"Te invoco città di Persefone
città la più bella fra quante
albergo son d'uomini, o amica del fasto
che presso Acragante
ferace di greggi, ti levi sul clivo turrito;
O Signora,gradisci benevola,
e teco si accordino
gli uomini e i Numi,
da Mida le foglie del serto Pito gradisci
e lui stesso,
che vinse gli Ellèni nell'arte cui Pallade
un giorno rinvenne intrecciando
la nenia feral delle Gòrgoni".
Così Pindaro, nell'esaltare Mida, cantava Acragas nel V secolo a.C.(Ode Pitia XII - "A Mida d'Agrigento vincitore col flauto a Pito").


La collina dei templi

Pietre Pietre Pietre

Lo sguardo perduto verso l’orizzonte silente
E il vociare colorato di lingue straniere:
“C’est jolì! E’ molto bellissimo il mare!”.

Gocce Gocce Gocce

Pioggerellina d’aprile.
La carta si bagna
Il cuore si scalda.

Uno sprazzo di luci
Tinte di fucsia e di rosa
Cattura le menti
E proprio lì accanto
La luce degli spenti.
Di cari lontani..

L’ulivo dal tronco antico
Nasconde le nude vestigia.
Seduta su una vetusta rupe
Mi scalda lo sguardo
Un rombo lontano.

La vita laggiù respira
Di uno scempio umano.

La pioggerellina d’aprile continua..

* * *



La valle dei Templi è divenuta tristemente famosa per i numerosi casi di abusivismo edilizio nella zona, che ha portato alla costruzione di numerosi edifici che parecchio stridono con i resti degli antichi templi di fondazione greca.


http://www.lavalledeitempli.eu/home.html

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sabato, agosto 26, 2006

Amore dopo amore

Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E’ festa: la tua vita è in tavola.

(Derek Walcott)

Bellissima poesia letta da Fabio Volo nel film "La Febbre" di Alessandro D'Alatri .

* * *

La poesia in questione mi fu fatta conoscere da un mio amico filosofo.
Quando la lesse pensò:" Caspita, lo specchio di Euridice!".
Tempo prima gli avevo raccontato del ritrovamento delle vecchie lettere d'amore ,che risalivano al periodo più felice della mia vita, nascoste tra le decorazioni natalizie.
Ricordo che, trepidante di emozione, le presi e le accarezzai, ne aprii qualcuna e tra le righe leggevo la felicità perduta.
Il Passato tornava prepotentemente....
Fui assalita dal panico: guardavo le lettere che stringevo tra le mani e piangevo, non riuscivo proprio a fermarmi.
Singhiozzando me ne andai a letto con gli occhi gonfi di pianto, lasciando le lettere sul tavolo. Le tenni lì per giorni senza sapere che farne,mentre intanto l'albero natalizio scintillava di luci.

Era la notte di venerdì 17 dicembre del 2004 e mi svegliai di soprassalto al rumore di vetri infranti (ho subito pensato ad un ladro) ; con molta prudenza, controllai tutte le imposte della casa, ma niente, tutto era a posto.
Ad un tratto mi accorsi dell'albero natalizio a terra: le palle natalizie, a cui tenevo tanto, frantumate, schizzi di vetro anche sul tavolo...sulle lettere.
Io non sono mai stata superstiziosa, ma il mio ex sì e quell'accaduto lo presi come un segnale: raccolsi i frantumi e bruciai le lettere.
Quel gesto mi servì, anche se in maniera infantile, a cacciare via i fantasmi del Passato e ad imparare a prenderne da esso solo insegnamento per le azioni future.
Soddisfatta me ne ritornai a letto pensando al Passato come "Essenza di ciò che saremo".

* * *

Nostalgia

ricordo per gli attimi che inesorabili son fuggiti via

rimembranza delle piccole cose perse nei meandri del Passato

"l'Essenza di ciò che saremo".


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Ho sognato di essere un gabbiano
nuvola fresca
soffio delle stagioni più calde.
Volteggio
in grandi spirali
aspettando una picchiata risolutrice.
* * *
Gabbiani
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,in perpetuo volo.
La vita la sfioro com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
(Vincenzo Cardarelli)
* * *

Be

Lost

On a painted sky

Where the clouds are hung

For the poet's eye

You may find him

If you may find him

ThereOn a distant shore

By the wings of dreams

Through an open door

You may know him

If you may

Be

As a page that aches for a word

Which speaks on a theme that is timeless

And the one God will make for your day

Sing

As a song in search of a voice that is silent

And the Sun God will make for your way

And we dance

To a whispered voice

Overheard by the soul

Undertook by the heart

And you may know it

If you may know it

While the sand

Would become the stone

Which begat the spark

Turned to living bone

Holy, HolySanctus, sanctus

Be

As a page that aches for a word

Which speaks on a theme that is timeless

And the one God will make for your day

Sing

As a song in search of a voice that is silent

And the one God will make for your way

(dall'album Jonathan Livingston Seagull, Neil Diamond)

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venerdì, agosto 25, 2006

Il mio Paradiso

* * *

Mare

Ti ho cercato

per tutto il sentiero

e dovunque guardavo

tu c'eri.

Un cielo incantato

azzurro

rosato,

un pittore impazzito

scenari di sogno.

Vele bianche all'orizzonte

Stridi di gabbiani

Andiamo sul mare di sempre,

gettiamo la rete dei sogni.

Chissà se prima di sera

non raccolga una muta preghiera.

* * *






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mercoledì, agosto 23, 2006

Haju chianciutu
Lacrimi
Lacrimi ddi sangu
E lu cori
Mi scoppiava
Commu ‘na bumma
E li visciri
S’atturcigghiavanu
Commu ‘na trizza.
Ora nun haju cchiù lacrimi
Nun haju cchiù cori
Nun haju cchiù visciri
Ma ‘na cosa m’arristò:
‘Na stidda…….
‘Na stidda ca brilla
‘N lu celu ‘nta me testa.

***

traduzione in italiano del testo :
Ho pianto lacrime
lacrime di sangue
e il cuore
mi scoppiava
come una bomba
e le viscere
si attorcigliavano
come una treccia.
ora non ho piu' lacrime
non ho piu' cuore
non ho piu' viscere.
ma una cosa mi e' rimasta :
una stella
una stella che brilla
nel cielo dentro la mia testa.

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Abissi celestiali



...e navigherò per gli abissi, illuminandomi di silenzi carichi di luce...

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Il mio Big Bang

*

Perle d'acqua

Perle

brillanti e salate

umide

scendono

disegnando scie luminose

come fili

fili che avviluppano anche il mio cuore.

*

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