sabato, dicembre 12, 2009



Arancina ( piccola arancia, per forma e colore)


Ingredienti
1lt di brodo
una bustina di zafferano
100gr. di burro
100 gr. parmigiano
1 uovo
sale pepe q. b. 400 gr. di riso

RIPIENO
1 cipolla
150 gr.polpa di vitello
150 gr.polpa di maiale1
cucchiaio di concentrato di pomodoro
200 gr. di piselli


In un litro di brodo far cuocere il riso. Una volta che tutto il brodo è stato assorbito, aggiungere due cucchiai di brodo, in cui precedentemente avrete sciolto la bustina di zafferano e procedete come la cottura di un risotto. Aggiungere il burro e il parmigiano, un uovo, il sale ed il pepe. Riporre il riso in frigo per almeno 2 ore.


Per il RIPIENO
Tritare finemente una cipolla e farla saltare in padella con poco olio. Quando la cipolla si sarà ammorbidita aggiungere il macinato di vitello e di maiale. Quando la carne è ben rosolata aggiungere un cucchiaio di pasta di pomodoro concentrato diluito in ½ bicchiere di acqua calda. Far lessare e salare i piselli a parte. Quando è tutto cotto lasciare intiepidire. Con le mani bagnate formate delle pallette di riso del diametro di 6 cm circa. Scavare una nicchia in ciascuna arancina e riempirla con la carne i piselli e un pezzetto di mozzarella. Chiudere bene l'arancina, infarinarla, passarla in un uovo leggermente sbattuto e salato, passarla nel pangrattato e mettere in frigo per almeno 2 ore. Friggere infine in abbondante olio caldo.
Il RIPIENO di carne può essere sostituito con pollo; spinaci;dadini di prosciutto e mozzarella; ecc…
BUON APPETITO!

Etichette: ,


Tra le feste più care alla tradizione popolare siciliana ritroviamo senz’altro quella di Santa Lucia, che si celebra il 13 dicembre. In questa giornata dalla tavola sono banditi pane e pasta. Si racconta che tanti secoli fa in Sicilia ci fu una lunga carestia e la gente moriva di fame. Si fecero allora delle preghiere per chiedere l‘aiuto divino e proprio il giorno di Santa Lucia, il 13 di dicembre, arrivò nel porto di Palermo una nave carica di grano.
Il grano fu subito distribuito e la gente, affamata, per non perdere ancora del tempo per macinarlo e trasformarlo in farina e poi in pane o pasta, lo mangiò semplicemente bollito, condito con olio e sale. Da quel momento alla devozione per Santa Lucia è stato associato l’uso del mangiare cuccìa.
Il termine deriva da “cocciu“, che in dialetto siciliano vuol dire per chicco, o dal verbo “cuccìare” cioè sgranare.
La cuccìa come già detto, anticamente era un piatto salato. Oggi esclusivamente un piatto dolce, esistono golose varianti come quella al cioccolato oppure alla ricotta.
La preparazione della cuccìa è quasi un rito nelle famiglie siciliane e palermitane in particolare, la tradizione vuole che questo dolce sia distribuito a familiari, amici e vicini di casa.
Ecco, vi indico le varie ricette, in modo che ognuno possa sbizzarrirsi a preparare con le proprie mani questi golosi piatti.
Cuccìa con la ricottaIngredienti:500 gr di grano tenero800 gr di ricotta400 gr di zuccherozuccata a piacere a pezzi100 gr di cioccolato fondente a pezzetti1 pizzico di sale1 pizzico di vanigliaciliegie candite a piacere
Mettete il grano a bagno tre giorni prima, cambiando l’acqua ogni giorno. Cuocete in acqua con un pizzico di sale, per circa 3 ore e mezzo. In pentola a pressione ci vuole almeno un’ora dal sibilo, poi viene lasciato in pentola chiusa fino a quando si raffredda. Infine scolate. A parte, passate al setaccio la ricotta, lo zucchero e un pizzico di vaniglia. Ponete il grano e la ricotta lavorata in una ciotola abbastanza grande e aggiungete il cioccolato e la zuccata. Mescolate e guarnite con ciliegie candite.
Ricetta con crema di cioccolato:Ingredienti:500gr di grano120gr di amido1 litro e mezzo di latte200gr di zucchero200gr di cioccolato fondente50gr di frutta candita a pezzetti.
Lavorazione:Preparare il grano come sopra.Per la crema, sciogliere l’amido nel latte freddo, mescolando con una frusta, far cuocere a fuoco basso mescolando continuamente. Spegnere il fuoco non appena sarà addensato. Aggiungere il grano. Far raffreddare e unire il cioccolato ridotto a scagliette e la frutta candita a pezzetti.
da blogsicilia.it

Etichette: ,