Primo pomeriggio di un'estate rovente che volge al termine, in un piccolo paese in cui nella controra estiva tutto dorme.
Dormono le persone, dormono gli animali; sembrano dormire persino le cose inanimate, le pietre, le case. Solo le cicale intonano la loro colonna sonora.
Le persiane socchiuse, sembrano palpebre di caseggiati silenziosi.
Ulivi secolari si aggrappano tenacemente alla terra rossa, dura, spaccata e proiettano ombre grottesche con i loro tronchi contorti, squarciati, antichi…L’afa svuota le strade come tanti anni addietro, quando ragazzini, dopo una mattinata al mare, rientravamo festanti a casa e ,dopo pranzo, andavamo a riposare nelle stanze in penombra fra lenzuola fresche, che sapevano di bucato: nell’aria il profumo discreto del “didittì” si mescolava a quello della zagara e del gelsomino che, contorcendosi lungo la grondaia, si arrampicava dal giardino sottostante su su fino ai balconi .
Un venticello sabbioso agita qualche panno steso mentre il sole cerca un varco anche sotto le persiane.
Lo Scirocco s’insinua per le strade sbatacchiando le persiane: se apro un po' la finestra, il vento caldo mi rimanda il canto delle cicale , l’odore del mare e di oasi africane, mi sussurra avventure tutte meravigliose, perché sanno di lontananze sconosciute vedute dall'alto.
Lo Scirocco s’insinua per le strade sbatacchiando le persiane: se apro un po' la finestra, il vento caldo mi rimanda il canto delle cicale , l’odore del mare e di oasi africane, mi sussurra avventure tutte meravigliose, perché sanno di lontananze sconosciute vedute dall'alto.
3 Comments:
Che bella invocazione della stanchezza totale, sentita da tutti, dopo il lungo periodo estivo.
"Aria siciliana" in prosa.
"A finestra a vanidduzza, pi fari anticchia di friscu".
Bella foto euri.
Ho sentito il calore della Vita nella tua descrizione. I nostri ulivi secolari che sembrano parlarci coi loro rami contorti ,le loro dita legnose protese verso di noi , le nostre angosce racchiuse nelle voragini misteriose di quei tronchi scavati dal tempo. Ed ho sentito il tepore della nostra controra profumata dal tenero ricordo di bianchi gelsomini , loro che allietano le nostre esistenze riportandoci con la forza del pensiero indietro nel tempo,nella nostra età più lieta. Io dipingo con i pennelli,tu lo hai saputo fare con le parole! Grazie,amica mia. Ad maiora . Dino
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